L'Università di Camerino in collaborazione con la Baqiyatallah University of Medical Sciences di Teheran ha condotto uno studio volto a dimostrare gli effetti salutistici della mela rosa dei Monti Sibillini, uno dei prodotti gastronomici tradizionali più importanti della regione Marche. Il progetto di ricerca "I fitonutrienti della mela rosa dei monti Sibillini: aspetti fitochimici e proprietà salutistiche" è stato coordinato dal professor Filippo Maggi della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute.

La ricerca ha valutato l'effetto preventivo del frutto nei confronti di stress ossidativo e di processi infiammatori accertandone le importanti proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, che la rendono un ottimo candidato per essere utilizzata come fonte di prodotti nutraceutici utili per la prevenzione di patologie cardiovascolari e neurodegenerative.

Lo studio ha valutato l'effetto degli estratti idroalcolici della polpa e della buccia della mela rosa in topi colpiti da ischemia renale. In seguito alla somministrazione di 30 mg di estratto per chilo di peso corporeo, è stata evidenziata una netta riduzione dei valori di fattori di necrosi tumorale, malondialdeide (marker per lo stress ossidativo), interleuchina-1 beta (potente citochina infiammatoria). La composizione chimica della mela rosa è risultata molto ricca di proantocianidine, flavonoli, composti appartenenti alla classe dei polifenoli.

Il Prof. Maggi sottolinea l'importanza dello studio, che conferma la qualità dello storico frutto, incentivandone la valorizzazione e la coltivazione sul territorio.

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