In Europa, ogni anno circa il 6-7% delle gravidanze viene complicata dal diabete gestazionale che, se non controllato, può determinare malformazioni nel feto e/o morte intrauterina e un aumento del rischio di complicanze sia durante la gravidanza che nel parto. In Italia i casi sono circa 40.000 l'anno, mentre a livello globale i numeri sono decisamente più ballerini, in parte perché le varie etnie hanno una diversa predisposizione al diabete gestazionale: la prevalenza stimata è infatti compresa tra l'1% e il 45%! Tra le possibili soluzione preventive c'è la somministrazione della vitamina D, capace di stimolare la secrezione di insulina in donne sane: alcuni studi evidenziano quindi come la sua presenza sia essenziale sia per garantire la crescita ossea corretta del nascituro, che per proteggere le donne dal diabete gestazionale. Sembra ci siano indicazioni, inoltre, che le donne che sviluppano diabete gestazionale siano carenti di vitamina D.

Di recente un team di ricerca cinese, del Shenzhen Longhua Maternity and Child Healthcare Hospital, ha condotto una revisione della letteratura per valutare la capacità della somministrazione di vitamina D in donne con diabete gestazionale di ridurre gli eventi avversi sul neonato. I risultati sono stati pubblicati su “International Journal of Clinical Practice”. Gli autori hanno cercato in vari database (Medline, PubMed, Cochrane Library, Web of Science, Embase, CNKI e Wanfang) solo studi randomizzati e controllati, selezionandone alla fine 20, per un totale di 1683 pazienti. Di queste 837 è stata trattata con una integrazione di vitamina D. Ciò che si può verificare, dagli studi inseriti nella revisione, è che questa supplementazione aumenta i livelli plasmatici di 25(OH)D e colesterolo HDL, riducendo invece quelli di colesterolo LDL e di trigliceridi.

La vitamina D sembra quindi migliorare il profilo lipidico delle donne gravide che la assumono. Non solo. Sembra che questa supplementazione riduca anche il rischio di nascita prematura, di iperbilirubinemia alla nascita e di ospedalizzazione del neonato. Sembrerebbe quindi utile somministrare vitamina D alle donne con diabete gestazionale. Ma in che dosi e per quanto tempo? Inoltre, gli stessi autori evidenziano alcune limitazioni allo studio, in primis il fatto che molti degli studi inclusi nella revisione sono stati condotti tra Cina e Iran, il che può introdurre un bias relativo all'etnia. Abbiamo già detto che l'etnia è un fattore di rischio importante per lo sviluppo di diabete gestazionale. Inoltre, alcuni degli studi randomizzati inclusi non sono proprio rigorosi, il che aumenta il rischio di bias. Per colmare queste lacune è quindi essenziale che vengano allestiti nuovi studi randomizzati, meglio se includendo donne di varie etnie e con indicazioni più chiare rispetto a dosi da somministrare e durata del trattamento.

Studio: Wu C, Song Y, Wang X. Vitamin D Supplementation for the Outcomes of Patients with Gestational Diabetes Mellitus and Neonates: A Meta-Analysis and Systematic Review. Int J Clin Pract. 2023 Jan 14;2023:1907222. doi: 10.1155/2023/1907222. PMID: 36713951; PMCID: PMC9867594.