Un aumento del consumo di latticini, in sinergia con le terapie tradizionali laddove necessarie, può contribuire a ridurre nella popolazione anziana il rischio di fratture ossee del 33%. Sono le evidenze emerse da uno studio canadese e americano, pubblicato sul British Medical Journal.

Il background

L’allungamento della vita media comporta alcune criticità ben note: maggiore prevalenza di malattie croniche, perdita di massa muscolo-scheletrica, fragilità e fragilità ossea. Un pool di fattori che contribuiscono, specie nell’anziano, ad aumentare il rischio di cadute e fratture. A questi si aggiunge la minor autonomia e, dunque, la maggiore richiesta di assistenza e cure istituzionalizzate in luoghi dedicati. Contesto nel quale, secondo le stime, si verificano all’incirca il 30% di tutte le fratture nella comunità. È prioritario intervenire con strategie mirate, integrate alle cure tradizionali se necessario, per contenere questo evento avverso.

Correzione della dieta

Sarebbe sufficiente aumentare nella dieta dell’anziano l’apporto quotidiano di latticini e derivati (una strategia a basso costo) per ottenere un risultato di elevato impatto: la riduzione del 33% circa di cadute e fratture. È quanto emerge da uno studio ("Effect of dietary sources of calcium and protein on hip fractures and falls in older adults in residential care: cluster randomised controlled trial"controllato randomizzato a cluster di due anni, condotto da ricercatori canadesi e americani fra oltre 7.000 ospiti, di cui 4920 (68%) donne di età media 86 anni, in 60 Residenze Sanitarie Assistenziali.

Queste sono state divise in due gruppi: 30 strutture sono state randomizzate per alimentare gli ospiti con maggiori quantità di latte, yogurt e formaggio, quantificate in 562 (166) mg/giorno di calcio e 12 (6) g/giorno di proteine, per un apporto totale di 1142 (353) mg di calcio/die e 69 (15) g/die di proteine, pari a 1,1 g/kg di peso corporeo. Le restanti 30 strutture, di controllo, hanno invece seguito i menu abituali, con 700 (247) mg/die di calcio e 58 (14) g/die di proteine, pari a 0,9 g/kg di peso corporeo.

Cosa emerge

I risultati attestano un sensibile beneficio dall’introduzione nella dieta di prodotti caseari. L’analisi dei dati di 27 strutture di intervento e 29 strutture di controllo registra un totale di 324 fratture, di cui 135 dell'anca, 4302 cadute e 1974 decessi. Con sensibili differenze: la sensibile riduzione di eventi nelle strutture con la dieta "corretta".

L’apporto superiore di latticini ha fatto registrare dati inferiori del 33% per tutte le fratture (121 v 203; hazard ratio 0,67, intervallo di confidenza al 95% da 0,48 a 0,93; P=0,02): nello specifico del 46% per le fratture dell'anca (42 v 93; 0,54, da 0,35 a 0,83 ; P=0,005) e dell’11% per le cadute (1879 v 2423; 0,89, da 0,78 a 0,98; P=0,04), significativi a cinque mesi (P=0,02) e a tre mesi (P=0,004), rispettivamente. Un'evidenza importante il fatto che la riduzione del rischio relativo di fratture era sovrapponibile a quanto osservato in studi in cui si ricorreva a terapia farmacologica per aumentare la resistenza ossea in persone con osteoporosi. La mortalità è, invece, rimasta invariata (900 contro 1074; hazard ratio 1,01, da 0,43 a 3,08).

Conclusioni

Incrementare l'assunzione di calcio e proteine introducendo nella dieta più prodotti lattiero-caseari è un intervento facilmente accessibile e in grado di ridurre il rischio di cadute e fratture nell’anziana. «La maggior parte degli interventi finalizzati a questo scopo prevede una terapia farmacologica in persone con osteoporosi, più esposte al rischio di frattura. Se da un lato questo approccio è preventivo per l’evento per la singola persona - dichiarano i ricercatori - non riduce l'onere e il rischio di fratture nella comunità». Aumentando, invece, il consumo dei latticini nelle fasce di età più avanzate si registrano benefici su larga scala, che possono avere un grande impatto sulla salute pubblica e sulla spesa sanitaria.

Fonte:

  • Iuliano S, Poon S. Robbins J et al. "Effect of dietary sources of calcium and protein on hip fractures and falls in older adults in residential care: cluster randomised controlled trial". British Medical Journal 2021; 375 doi: https://doi.org/10.1136/bmj.n2364