Sin dai primi mesi di pandemia da Sars-CoV-2 ci si è chiesti se un sistema immunitario più forte sia in grado di contrastare l'infezione del nuovo virus e, soprattutto, le sue manifestazioni più gravi. Due recenti revisioni sistematiche, condotte in Bangladesh e nello Sri Lanka, cercano di riassumere i risultati sinora pubblicati rispetto al ruolo, rispettivamente, di Vitamina C e Vitamina D nella gestione del Covid-19.

La vitamina C, spiegano gli autori del primo studio, è nota per avere effetti benefici nel trattamento di varie patologie virali, in particolare quelle delle vie respiratorie, agendo come rinforzo del sistema immunitario. In questo senso, c'è evidenza che soggetti in carenza di Vit. C vengono colpiti più facilmente da affezioni respiratorie e che una supplementazione della stessa vitamina sia utile per la guarigione. Quindi, dicono gli autori, non stupisce che alcuni medici abbiamo provato a utilizzare la Vit. C come integratore anche nel trattamento del Covid-19. Ovviamente, le esigenze del corpo aumentano sotto infezione, per cui è necessario utilizzare 1-2 g di Vit/giorno. Purtroppo, sottolinea la revisione, non ci sono studi clinici randomizzati in grado di dimostrare l'efficacia del composto nel ridurre le complicanze date dal SarS-CoV-2.

Diverso il discorso per la Vitamina D: in questo caso è stato osservato che i pazienti con maggiori carenze di questa vitamina sono più suscettibili al Covid-19. Gli autori dello studio si chiedono se questa sia in grado anche di proteggere dalle forme più gravi e dalla morte. A tal fine sono stati cercati gli studi più idonei in letteratura, in tutto 27, per sottoporli a una meta analisi. In tutto i pazienti coinvolti sono quasi 2 milioni: un numero molto alto, che però perde di efficacia a causa dell'alta eterogeneità esistente tra gli studi inclusi. eterogeneità in termini di definizione di Covid severo, di carenza di Vit. D e anche di timing nel test sui livelli corporei di Vit. D. L'eterogeneità è tale da aver costretto gli autori a escludere dalle analisi i quattro studi randomizzati controllati. Ecco perché i risultati ottenuti devono essere valutati con attenzione. Opportunamente ripuliti dagli studi a maggior rischio di bias, la correlazione tra Vit. D e morte diventano insignificanti da un punto di vista statistico, mentre sembra che restino per lo sviluppo di Covid severo.

Le due revisioni, nell'insieme, indicano nelle due vitamine un possibile ruolo preventivo, ma questo deve essere ulteriormente testato. Importante è che gli studi che verranno effettuati in futuro siano di qualità, per evitare di ottenere esiti poco significativi.

Fonte:

  • Uddin MS, Millat MS, Baral PK, Ferdous M, Uddin MG, Sarwar MS, Islam MS. "The protective role of vitamin C in the management of COVID-19: A Review". J Egypt Public Health Assoc. 2021 Dec 11;96(1):33. doi: 10.1186/s42506-021-00095-w. PMID: 34894332; PMCID: PMC8665316
  • Dissanayake HA, de Silva NL, Sumanatilleke M, de Silva SDN, Gamage KKK, Dematapitiya C, Kuruppu DC, Ranasinghe P, Pathmanathan S, Katulanda P. Prognostic and therapeutic role of vitamin D in COVID-19: systematic review and meta-analysis. J Clin Endocrinol Metab. 2021 Dec 11:dgab892. doi: 10.1210/clinem/dgab892. Epub ahead of print. PMID: 34894254.