Mantenere idratazione e un buon controllo della temperatura corporea può essere difficile quando si sta gareggiando in uno sport di resistenza, ancor più perché molte di queste competizioni si svolgono in estate.

Spesso, quando si affrontano queste gare di resistenza non c'è modo di bere molto e, comunque, bisogna stare attenti che le bevande assunte contengano un giusto apporto di sali minerali, per non alterare l'omeostasi interna di un corpo già portato al limite.

Negli ultimi tempi è molto in voga utilizzare “acqua marina profonda”, acqua, appunto, prelevata dall'oceano a 700 metri di profondità e caratterizzata da grande purezza e una composizione in sali considerata ottimale per idratare il corpo: contiene principalmente sodio, magnesio, calcio e rame, con tracce di cromo, selenio, zinco e vanadio, tutti utili per mantenere il corpo in salute.

La letteratura presenta vari studi che indagano gli effetti dell'acqua di mare profonda su recupero e performance degli atleti di resistenza: ora un team, spagnolo ha elaborato quella che sembra essere a prima revisione sul tema. Otto, in tutto, gli studi inclusi in questa review ("Physiological Benefits and Performance of Sea Water Ingestion for Athletes in Endurance Events: A Systematic Review"), pubblicata su Nutrients. Tra questi, 6 studi randomizzati e 2 prospettici.

Le acque utilizzate nei vari studi sono, purtroppo, differenti tra loro, quindi gli autori hanno dovuto muoversi con una revisione narrativa. In generale, l'assunzione di acqua di mare profonda sembra associarsi a un migliore recupero post gara, con riduzione della produzione di lattati, responsabili dei dolori muscolari. Tuttavia, non è chiaro se
questa bevanda sia anche in grado di migliorare le performance degli atleti durante la gara: questo aspetto necessita di essere approfondito ulteriormente.

L'acqua di mare profonda viene studiata anche in altri ambiti curativi, a partire da quello cosmetico per la cura delle dermatiti, per arrivare a patologie più complesse, come il diabete, l'obesità, l'aterosclerosi, l'ipertensione e l'iperlipidemia. In tutti questi casi, sembra essere importante sia la capacità di ristabilire l'omeostasi cellulare che quella di ridurre gli stati infiammatori, ipotesi che deve però essere ancora approfondita.

Fonte:

  • Aragón-Vela J, González-Acevedo O, Plaza-Diaz J, Casuso RA, Huertas JR. Physiological Benefits and Performance of Sea Water Ingestion for Athletes in Endurance Events: A Systematic Review. Nutrients. 2022; 14(21):4609.