L'astaxantina è un carotenoide della famiglia delle xantofille dal forte potere antiossidante, naturalmente presente in alcune alghe.

Finora ampiamente utilizzata come colorante alimentare, negli ultimi anni ha assunto un’importanza rilevante in ambito medico: sono diversi gli studi che ne suggeriscono i benefici come antinfiammatorio, antiossidante e l'effetto protettivo su pelle, sistema nervoso e cardiovascolare. Principalmente svolge 3 funzioni biologiche: antiossidante, antinfiammatoria e antiapoptotica.

Attualmente il 95% dell’astaxantina è ottenuta per sintesi da prodotti petrolchimici, ma recentemente sta aumentando l’interesse per le fonti naturali di questo carotenoide.

Recenti studi hanno riscontrato evidenze circa l’utilità dell’astaxantina nell’ambito di varie patologie oculari, come la retinopatia diabetica, la degenerazione maculare, glaucoma e cataratta. Obiettivo della review è riassumere la letteratura scientifica pubblicata ad oggi per fare il punto sull’utilizzo del carotenoide nel trattamento di patologie a carico dell'occhio.

L’astaxantina viene utilizzata principalmente per il trattamento e/o la prevenzione di 4 principali patologie oculistiche: degenerazione maculare legata all’età, glaucoma, cataratta e cheratite da occhio secco.

La morte delle cellule gangliari della retina è collegata a diversi disturbi retinici, come glaucoma, neuropatia retinica retinopatia diabetica, mentre la morte delle cellule dell’epitelio pigmentato svolge un ruolo chiave nella patogenesi della degenerazione maculare legata all'età (AMD): tutte o gran parte di tali condizioni sono caratterizzate da stress ossidativo, ischemia e apoptosi.

Degenerazione maculare legata all'età

La degenerazione maculare legata all’età (AMD) è una delle principali cause di perdita della vista negli individui in età adulta. Diversi studi hanno confermato l’effetto benefico nei confronti del danno retinico indotto dalla luce, uno studio in particolare ha confermato che l’assunzione di 100 mg/kg di astaxantina riduce la disfunzione retinica, diminuendo anche lo stress ossidativo. In un altro studio, 15 soggetti hanno assunto per un anno un’integrazione quotidiana di vitamina C, (180 mg), vitamina E (30 mg), zinco (22,5 mg), rame (1 mg), luteina (10 mg), zeaxantina (1 mg) e astaxantina (4 mg), mentre altri 12 pazienti non hanno ricevuto alcuna integrazione. Al termine della sperimentazione, il gruppo sperimentale ha evidenziato un incremento della funzionalità retinica rispetto al gruppo di controllo. In un altro studio multicentrico, pazienti affetti da AMD sono stati trattati per due anni con un complesso costituito da luteina/zeaxantina e astaxantina, mostrando un significativo miglioramento di acuità visiva, sensibilità al contrasto e altre funzionalità legate alla capacità visiva.

Retinopatia diabetica

Una delle complicanze più gravi del diabete è la retinopatia diabetica, patologia causata principalmente da stress ossidativo cronico e infiammazione. In vari studi, composti contenenti astaxantina hanno mostrato un’azione neuroprotettiva, sottoregolando l’espressione dei mediatori infiammatori. In una sperimentazione sui ratti, è stato indotto il diabete in 50 soggetti, che sono stati poi suddivisi in 4 gruppi cui sono state somministrate: soluzione fisiologica, astaxantina (0,6 mg/kg); astaxantina (3 mg/kg) e luteina (0,5 mg/kg). Il gruppo trattato con astaxantina è risultato esente dagli esiti clinici collegati a retinopatia, evidenziando invece ridotto stress ossidativo e infiammazione. Un altro studio ha mostrato come l’astaxantina sia in grado di inibire l’attività dell’aldoso reduttasi, un enzima chiave nella via dei polioli, coinvolto nella patogenesi della retinopatia diabetica.

Glaucoma

L’astaxantina ha mostrato anche un interessante effetto neuroprotettivo, importante per il trattamento del glaucoma. In uno studio sui topi, cui era stato indotto un aumento della pressione intraoculare, è stato successivamente somministrato a un gruppo olio di oliva e all’altro astaxantina (5 mg/kg/die) per 8 settimane. Al termine della sperimentazione, il gruppo sperimentale ha registrato un effetto soppressivo nei confronti del danno retinico legato al glaucoma.

In relazione al suo effetto neuroprotettivo, recentemente, è stato suggerito anche un suo ruolo nel trattamento della neuropatia ottica ischemica anteriore.

Uveiti

Alcune evidenze indicano che l’astaxantina rivesta un importante ruolo anche nel trattamento o nella prevenzione dei processi infiammatori a carico dell’occhio. In uno studio condotto sui topi, è stata indotta uveite mediante inoculazione di lipopolisaccaridi. 30 minuti prima, in concomitanza con e 30 minuti dopo l'inoculazione, sono stati somministrati per via intravenosa astaxantina o prednisolone; 100 mg/kg di astaxantina hanno mostrato un effetto antinfiammatorio paragonabile a quello 10-mg/kg di prednisolone.

Cataratta

Allo stato attuale, mancano in letteratura evidenze circa l’effettiva utilità dell’astaxantina per il trattamento della cataratta senile, la tipologia più frequente nella pratica clinica.

Recentemente è stato invece indagato il ruolo del carotenoide per la cataratta indotta da iperglicemia e uso prolungato di steroidi in modelli murini. Inoltre, un recente studio ha evidenziato come l’astaxantina sia in grado di arrestare l’insorgenza e la progressione della cataratta di origine metabolica, inibendo lo stress ossidativo in topi diabetici.

Sindrome dell’occhio secco

Diversi nutraceutici sono stati testati per valutarne l’efficacia nella stabilizzazione del film lacrimale: l’astaxantina è risultata efficace quando inserita in composti di varie sostanze naturali. Uno studio prospettico randomizzato in doppio cieco ha confrontato l’effetto di integratori antiossidanti contenenti antocianine, astaxantina, vitamine A, C, E e diversi estratti vegetali con placebo in pazienti affetti da occhi secco.

La supplementazione è durata 8 settimane e i soggetti sono stati monitorati ogni 4 settimane per 16 settimane. La somministrazione dei nutraceutici ha evidenziato un aumento nella produzione lacrimale; l’astaxantina, in particolare, agisce sull’infiammazione e lo stress ossidativo.

Astenopia

L’astaxantina può ridurre anche l’affaticamento oculare, come evidenzia uno studio che ha arruolato soggetto che lavorano al computer per lungo tempo, somministrando loro astaxantina o placebo. Gli individui cui è stato somministrato il carotenoide hanno mostrato un evidente alleviamento dell’affaticamento oculare, miglioramento dell’acuità visiva da lontano e riduzione del tempo di accomodazione.

Conclusioni

Le proprietà antinfiammatorie e antiossidanti rendono l’astaxantina un agente farmacologico interessante per diverse patologie, oltretutto finora ha mostrato un buon profilo di sicurezza e nessun effetto collaterale. Tuttavia, si rende necessario procedere con cautela, interpretando i risultati degli studi su animali in trial clinici sull’uomo, definendo modalità e durata di trattamenti a base di astaxantina. Al fine di aumentarne gli effetti benefici, sarà necessario incrementarne la biodisponibilità, mentre si rendono necessari ulteriori dati per definire dosaggi e composizione corretta per il trattamento delle diverse patologie.

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