Si conferma l’effetto positivo sulla salute derivante dal consumo di alimenti di origine vegetale. Nello specifico di frutta, in questo caso esotica, come l’avocado. Uno studio americano, pubblicato sul Journal of the American Heart Association, dimostrerebbe che due porzioni a settimana possono favorire la riduzione del rischio e di eventi cardiovascolari.

L’avocado: un cardioprotettore “naturale”

La polpa pastosa, cremosa, verde chiaro è un condensato di sostanze nutritive come fibre alimentari, grassi insaturi e monoinsaturi per citarne solo alcune, benefiche per la salute generale, ma soprattutto per il cuore. Ovvero svolgerebbero un azione di contrasto ai fattori di rischio, compreso il colesterolo alto. Lo dimostrerebbe uno studio americano che ha analizzato i dati di 110.000 partecipanti a due trial longitudinali di coorte coordinati dall'Università di Harvard: 68.786 donne afferenti al Nurses' Health Study e 41.701 uomini all'Health Professionals Follow-up study, la maggior parte caucasici, di età compresa tra 30 e 75 anni, che non presentavano malattie cardiache e/o ictus e/o cancro alla randomizzazione.

Lo studio

I ricercatori al momento del reclutamento hanno valutato la tipologia di dieta assunta dai partecipanti tramite un apposito questionario, con riferimento specifico sull’assunzione in termine di quantità e frequenza dell’avocado, focus di interesse e dell’indagine per stabilire il possibile impatto sulla salute del cuore. Consumi che sono stati monitorati nel tempo con la somministrazione dello stesso questionario ogni quattro anni. Per stimare gli hazard ratio i ricercatori si sono avvalsi delle regressioni proporzionali di Cox e gli IC (indici di Confidenza) al 95%. Nel corso dei 30 anni di follow-up i ricercatori hanno potuto registrare 14.274 eventi cardiovascolari (CVD): 9.185 attacchi di cuore e 5.290 ictus, ma con sensibili differenze fra i partecipanti. Infatti, fra i consumatori di almeno due porzioni a settimana di avocado, dove una porzione era equivalente alla metà del frutto oppure a mezza tazza di cubetti, è stato osservato un rischio inferiore del 16% per CVD (rapporto di rischio aggregato, 0,84; IC 95%, 0,75–0,95) e del 21% per malattia coronarica (hazard ratio aggregato, 0,79; IC 95%, 0,68–0,91). Per ogni mezza porzione/giorno di aumento dell'assunzione di avocado, l'hazard ratio cumulato per CVD era 0,80 (IC 95%, 0,71–0,91). Mentre non sono state osservate associazioni significative per l'ictus. Non solo: “correggendo” la dieta, ovvero sostituendo mezza porzione giornaliera di margarina, burro, uova, yogurt, formaggio o carni lavorate come la pancetta con la stessa quantità di avocado, è stato possibile rilevare una riduzione sia del rischio si di eventi cardiovascolari, con probabilità di insorgenza inferiori tra 16 e 22% rispetto al gruppo di controllo.

Un frutto buono ed eclettico

Oltre ai potenziali effetti per la salute cardio vascolare, gli autori sottolineano la bontà dell’avocato che può, gustosamente, essere impiegato nella dieta con diverse modalità: dalla tradizionale e classica guacamole,  la salsa a base di avocado, a toast all'avocado per colazione, fino alla crema spalmabile per i panini o in aggiunta all'insalata.

Fonte

  • Pacheco LS, Li Y, Rimm EB et al. Avocado Consumption and Risk of Cardiovascular Disease in US Adults. JAHA 2022. Doi: Journal of the American Heart Association. 2022;11:e024014 Doi: 10.1161/JAHA.121.024014