La melagrana (il frutto del melograno) è al momento una delle risorse più interessanti sottoposte a indagini precliniche e cliniche.

Uno studio contribuisce a spiegare gli effetti benefici del melograno nella prevenzione dei disturbi associati al metabolismo
Uno studio su melagrana e malattie metaboliche ha indagato dal punto di vista molecolare gli effetti benefici del succo del frutto, di alcuni suoi polifenoli e di un suo metabolita nella prevenzione dei disturbi associati al metabolismo

Diverse ricerche cliniche hanno dimostrato benefici dei preparati a base di melagrana anche in persone obese e con patologie associate. Alcune medicine tradizionali considerano il frutto del melograno una medicina antidiabetica. Inoltre, i polifenoli di melograno sono noti per essere dei potenti antiossidanti con effetti benefici, ad esempio:

  • riduzione dello stress ossidativo,
  • riduzione delle infiammazioni,
  • aumento di funzioni protettive associate a enzimi antiossidanti, fattori neurotrofici e proteine citoprotettive.

Una ricerca ha ora studiato gli effetti benefici esericitati del melograno nella prevenzione dei disturbi associati al metabolismo.

Scopo e disegno dello studio su melagrana e malattie metaboliche

Gli autori di questo studio si sono posti l'obiettivo di valutare gli effetti del succo di melagrana, dei suoi principali polifenoli (acido ellagico e punicalagina) e del suo principale metabolita (urolitina A) su target fisiologici e farmacologici di malattie metaboliche che caratterizzano obesità e diabete. A questo scopo sono state fatte ricerche attraverso saggi biologici che hanno valutato linibizione degli enzimi:

  • lipasi,
  • α-glucosidasi,
  • dipeptidil peptidasi-IV.

Similarmente, sono stati studiati (in adipociti differenziati da cellule 3T3-L1) gli effetti dell'acido ellagico, della punicalagina e della urolitina A su:

  • differenziazione degli adipociti,
  • accumulazione di trigliceridi.

Risultati dello studio su melagrana e malattie metaboliche

Dalla sperimentazione è emerso che il succo di melagrana, l'acido ellagico, la punicalagina e lurolitina A sono in grado di inibire la lipasi, l'α-glucosidasi e la dipeptidil peptidasi-IV.

Inoltre, tutti i composti testati, ma significativamente il metabolita urolitina A, hanno evidenziato (in adipociti 3T3-L1) proprietà anti-adipogeniche con modalità dose-dipendente. Hanno infatti ridotto significativamente l'accumulo di trigliceridi e l'espressione genica correlata alla formazione di adipociti (adiponectina, PPARγ, GLUT4 e FABP4).

Secondo gli autori dello studio i risultati ottenuti possono spiegare, da una prospettiva molecolare, gli effetti benefici e l'uso tradizionale del melograno nella prevenzione dei disturbi associati al metabolismo come in caso obesità, diabete e complicanze correlate.

La ricerca è stata realizzata da associati a vari istituti, fra i quali: Adipocyte and Fat Biology Laboratory (AdipoFat), Unidad de Investigación Traslacional, Hospital Universitario Miguel Servet, Instituto Aragonés de Ciencias de la Salud (IACS), Instituto de Investigacion Sanitaria (IIS) Aragon, Zaragoza, Spagna.

Les F, Arbonés-Mainar JM, Valero MS, and López V. Pomegranate polyphenols and urolithin A inhibit α-glucosidase, dipeptidyl peptidase-4, lipase, triglyceride accumulation and adipogenesis related genes in 3T3-L1 adipocyte-like cells. J Ethnopharmacol. 2018 Jun 28;220:67-74.