Lo studio denominato “Keto-Med” ha confrontato gli effetti della dieta chetogenica e della dieta mediterranea in pazienti diabetici. I due regimi alimentari sono ritenuti utili, mentre manca un accordo generale su quale sia la scelta migliore in questo gruppo di pazienti, affetti da pre-diabete e diabete mellito di tipo 2. La ricerca condotta in un piccolo gruppo di soggetti porta a pensare che la dieta mediterranea sia più sostenibile, soprattutto a lungo termine.

Ruolo dell'alimentazione nel controllo glicemico

L’alimentazione ha un ruolo fondamentale nella gestione sia del pre-diabete sia del diabete mellito di tipo 2. Un’importanza del tutto logica da comprendere, dato che questa forma di diabete è proprio causata da squilibri alimentari così forti da alterare il funzionamento delle isole del Langherans. Zuccheri semplici, cereali raffinati e grassi saturi sono i principali imputati. Qual è la dieta più efficace per trattare il diabete, ovviamente in associazione ai farmaci ritenuti necessari dallo specialista? Il confronto tra dieta chetogenica e dieta mediterranea in diabetici, disegnato da un gruppo di ricercatori statunitensi ha cercato di rispondere a questa domanda.

Somiglianze e differenze tra i due regimi alimentari

La recente pubblicazione della Scuola di Medicina della Stenford University e del centro ospedaliero associato riporta i risultati dello studio interventistico incrociato randomizzato “Keto-Med”, che mette a confronto gli effetti della dieta chetogenica e della dieta mediterranea, in pazienti affetti proprio da pre-diabete o da diabete mellito di tipo 2. Entrambe le diete sono ritenute efficaci, ma non c'è un consenso internazionale su quale sia la migliore in questo gruppo di pazienti.

I due stili alimentari si somigliano in tre aspetti:

  • l'uso di cereali integrali,
  • l'eliminazione di zuccheri aggiunti,
  • l'impiego di sole verdure non amidacee.

Esistono, però, tre differenze sostanziali. La dieta mediterranea fa largo uso di elementi che sono vietati nella dieta chetogenica, che sono:

  • legumi,
  • frutta,
  • cereali in grani.

D'altro canto, l'uso di legumi, frutta e cereali in grani è caldamente raccomandato da tutte le organizzazioni nazionali e internazionali di Salute Pubblica, perché fonte di fibre, antiossidanti, vitamine e minerali, essenziali per il mantenimento della salute.

Gli effetti delle due diete

Quaranta gli adulti di età superiore ai 18 anni sono stati inclusi nello studio, tutti con una diagnosi di pre-diabete, con HbA1c 5,7–6,4% o livelli di glucosio a digiuno di 100-125 mg/dL, o di diabete conclamato, con HbA1c ≥6,5% o livelli di glucosio a riposo ≥126 mg/dL. I pazienti sono stati divisi casualmente in due bracci di studio: tutte e due hanno utilizzato entrambi gli stili alimentari per 12 settimane consecutive, ma uno ha iniziato con la dieta chetogenica per poi passare alla dieta mediterranea, mentre l'altro ha fatto il contrario. L'outcome preso in considerazione è, per tutti, il livello di emoglobina glicata raggiunto.

I soggetti sono stati affiancati durante tutto il percorso da uno specialista in nutrizione, che ha fornito per ognuno la dieta settimanale, rispondendo anche a dubbi e offrendo il proprio sostegno, il tutto con strumenti da remoto. Per facilitare il cambio alimentare, gli autori hanno fornito i pasti ai partecipanti per il primo mese, mentre per le successive 8 settimane hanno dovuto imparare a prepararli in autonomia.

Conclusioni

A studio concluso, il che significa dopo le 12 settimane di follow up, i pazienti hanno potuto scegliere quale regime seguire. Il primo esito dello studio riguarda l'emoglobina glicata, che resta uguale per entrambi i regimi alimentari. Tuttavia, questi portano ad altri cambiamenti: la dieta chetogenica induce una riduzione di trigliceridi del 16%, mentre la dieta mediterranea solo del 5%; il colesterolo Ldl aumenta maggiormente con la dieta chetogenica, insieme al colesterolo Hdl. Il dimagrimento è simile in entrambi i casi, dell'8% per la dieta chetogenica e del 7% per la mediterranea.

La dieta chetogenica sembrerebbe quindi superiore, ma riduce l'intake di fibre e di tre altri nutrienti fondamentali, il che la rende meno sostenibile, sul lungo periodo, della dieta mediterranea. Lo studio è pubblicato su “The American Journal of Clinical Nutrition”.

Studio: Christopher D Gardner, Matthew J Landry, Dalia Perelman, Christina Petlura, Lindsay R Durand, Lucia Aronica, Anthony Crimarco, Kristen M Cunanan, Annie Chang, Christopher C Dant, Jennifer L Robinson, Sun H Kim, Effect of a ketogenic diet versus Mediterranean diet on glycated hemoglobin in individuals with prediabetes and type 2 diabetes mellitus: The interventional Keto-Med randomized crossover trial, The American Journal of Clinical Nutrition, 2022;, nqac154, https://doi.org/10.1093/ajcn/nqac154

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