Dalle piante di Alhagi, appartenenti alla famiglia delle Papilionacee, si può produrre un miele ricco in polisaccaridi ritenuti ricchi di proprietà farmacologiche dalla Medicina Tradizionale Cinese che, in effetti, li utilizza da migliaia di anni come integratori alimentari. Antico di almeno 2500 anni, questo sistema di medicina si basa su un insieme di pratiche atte a riequilibrare gli squilibri energetici del corpo: si parla di varie forme di fitoterapia, agopuntura, massaggio, pratiche fisiche e nutrizione, combinate opportunamente a seconda delle esigenze del paziente. Si tratta di una pratica tradizionale basata sull'esperienza, ancora oggi praticata in Cina anche all'interno di veri e propri ospedali.

Come molte delle pratiche tradizionali, anche questa da anni viene messa sotto la lente di ingrandimento per verificarne l'efficacia anche da un punto di vista scientifico, spesso con esiti interessanti. In quest'ottica, un team della Nanjing Agricultural University di Nanjing e della Xinjiang Agricultural University di Urumqi, in Cina, ha studiato gli effetti dei polisaccaridi del miele di Alhagi sulla funzione immunitaria della mucosa dell'intestino di topo e sulla composizione del suo microbioma. A tal fine gli autori hanno utilizzato topi del modello ICR, somministrando ad alcuni una dose giornaliera di miele di Alhagi e ad altri una soluzione salina perché facessero da controllo. In entrambi i casi, il trattamento è durato 7 giorni. Sono stati sperimentati tre diversi dosaggi: 200 mg kg-1, 400 mg kg-1 e 800 mg kg-1.

Passata la fase sperimentale gli autori sono passati ad analizzare gli intestini: hanno così osservato un aumento della funzione barriera della parete intestinale dei topi che hanno assunto il miele, con un contemporaneo incremento della secrezione di immunoglobulina A, difensina β e delle citochine IL-2, IL-4, IL-6, IL-10, IL-17, IFN-γ e TNF-α. Non solo: gli studi istologici sulle stesse mucose intestinali mostrano un aumento dei linfociti intraepiteliali nel piccolo intestino e degli anticorpi IgA. Sembra inoltre che questo miele abbia effetti positivi anche sull'espressione delle proteine di membrana CD3+, CD4+ e CD8+ sui lunfociti T. Tutti questi dati mostrano un aumento della forza del sistema immunitario dei topi trattati con il miele di Alhagi, ma che dire della composizione della microflora intestinale? Anche in questo caso, si osserva un miglioramento, con una riduzione dell'indice di Simpson e un incremento dell'indice di Shannon, a indicare un aumento della biodiversità presente in questa popolazione... il tutto con una riduzione delle specie patogene in favore di quelle probiotiche. Lo studio, pubblicato su Food & Function, conferma quindi la validità di questo antico rimedio cinese, anche se per ora solo su topo.

Fonte:

Cai G, Wusiman A, Gu P, Mao N, Xu S, Zhu T, He J, Liu Z, Wang D. Supplementation of Alhagi honey polysaccharides contributes to the improvement of the intestinal immunity regulating the structure of intestinal flora in mice. Food Funct. 2021 Oct 19;12(20):9693-9707. doi: 10.1039/d1fo01860d. PMID: 34664596