L'incidenza mondiale stimata per l'Artrite Reumatoide (AR), patologia infiammatoria cronica autoimmune che colpisce non solo le articolazioni, rendendole rigide e doloranti, ma anche altri organi tra cui il cuore, è pari a 0,5-1%. In Italia sono circa 400mila i soggetti che vivono con questa patologia e aumentano ogni anno di 2-4 unità ogni 10mila abitanti.

Come per molte altre malattie infiammatorie e autoimmuni, la dieta può incidere positivamente sui sintomi della malattia, che nel tempo diventano invalidanti, ma non c'è consenso in letteratura rispetto a quali siano gli integratori alimentari o gli stili alimentari efficaci. Un team di ricerca irlandese-australiano afferente all'Università di Limerick, al relativo Ospedale Universitario, alla Deakin University e a La Trobe University di Melbourne ha condotto una revisione sistematica della letteratura per verificare se gli Omega-3 abbiano un qualche effetto positivo sull'AR.

Gli autori hanno preso in considerazione studi randomizzati e non randomizzati, cercandoli in vari database elettronici, come MEDLINE, EMBASE, CINAHLe la Cochrane Library. Su 3370 studi individuati inizialmente gli autori ne hanno selezionati solo 20, rispondenti ai criteri di eleggibilità, per un totale di 1063 pazienti, per l'80% donne. Quest'ultimo dato non dovrebbe stupire, perché l'AR è nota per colpire prevalentemente il genere femminile. Nove i Paesi di provenienza dei pazienti, tutti europei: Svezia, UK, Italia, Norvegia, Danimarca, Finlandia, Paesi Bassi e Germania.

Gli studi analizzati hanno utilizzato diversi tipi di dieta, dalla Mediterranea alla vegana, dalla Mediterranea Cretese a una non ben precisata dieta sana, da una dieta anti-infiammatoria, ricca in Omega-3, a una dieta priva di allergeni, senza uso di uova, farina, spezie e latticini. Tra questi studi ve ne sono anche due che prevedono l'implementazione di Omega-3 tramite integratori alimentari. L'analisi condotta dagli autori mette in evidenza una certa azione di questi grassi polinsaturi essenziali sui sintomi dell'AR, se abbinati ad altre diete, ma anche che varie tipologie di dieta possono influenzare positivamente sintomi quali il dolore e la rigidità articolare, la stanchezza e così via.

Gli stessi autori ammettono, comunque, che questo link va preso con le pinze, data la diversità degli studi confrontati. Ciò significa che devono essere condotti studi su popolazioni più ampie e possibilmente utilizzando parametri davvero confrontabili, così da poter raggiungere evidenze più chiare. Di fatto, molti pazienti con AR sperimentano diete “speciali” da affiancare alle terapie farmacologiche e sarebbe interessante, per gli specialisti reumatologi, poter sapere su quali diete contare.

Fonte:

  • Raad, T.; Griffin, A.; George, E.S.; Larkin, L.; Fraser, A.; Kennedy, N.; Tierney, A.C. Dietary Interventions with or without Omega-3 Supplementation for the Management of Rheumatoid Arthritis: A Systematic Review. Nutrients 2021, 13, 3506. https://doi.org/10.3390/nu13103506