Negli ultimi anni il consumo di semi e frutti oleosi è cresciuto a livello mondiale, perché considerati sani: contengono infatti una buona percentuale di minerali, proteine e acidi grassi insaturi, oltre a fibre e altre sostanze bioattive.

Un recente studio ("Almond, Hazelnut, and Pistachio Skin: An Opportunity for Nutraceuticals") del Bahrain, condotto in stretta collaborazione con ricercatori italiani, ha valutato con una revisione della letteratura il potenziale utilizzo dei rivestimenti di 3 frutti oleosi come nutraceutici: mandorle, nocciole e pistacchi. Questi sembrano essere addirittura meglio dei semi stessi almeno per l'azione dei composti fenolici. Sono inoltre ricchi di antiossidanti, come vitamina A, vitamina C e selenio.

Nel loro studio gli autori caratterizzano questi rivestimenti, partendo da quello del pistacchio, in particolare la specie Pistacia vera, l'unica coltivata. Principali produttori di questo prodotto sono gli Stati Uniti (47%), seguiti da Turchia (30%) e Iran (19%).

La “pellicola” di pistacchio, edibile, è il principale sottoprodotto di questo frutto, rappresentando il 60% del totale: potrebbe quindi rappresentare un ottimo ingrediente per prodotti nutraceutici. Contiene infatti composti fenolici e antiossidanti, come i flavonoidi e i gallotannini, e polimeri come la cellulosa, oltre a essere un'interessante fonte di magnesio e favorire il senso di sazietà. Per questo è già utilizzata nella preparazione di cibi, cosmetici e nell'industria farmaceutica. Molti studi indicano questa fonte come utile nel mantenere la salute delle persone, suggerendone un uso anche alimentare. Purtroppo, però, spesso i pistacchi vengono tostati prima della commercializzazione e questo processo inattiva le sostanze attive presenti nella pelle.

I risultati della revisione indicano, per esempio, la pellicola del pistacchio come un protettore del cervello in soggetti che utilizzano una dieta troppo ricca di grassi, come un modulatore della pressione sanguigna in soggetti affetti da diabete di tipo 2 o, ancora, come un “riduttore” del colesterolo LDL a favore di quello HDL. Esistono inoltre studi che indicano nel pistacchio un alleato contro il sovrappeso: in diete ricche in carboidrati, sembra infatti ridurre l'assorbimento di glucosio a livello intestinale. Non ultimo, ci sono studi che suggeriscono che il pistacchio abbia anche un effetto cancro-protettivo.

Da parte sua, la pellicola della mandorla sembra essere utile per trattare chi soffre di malattia infiammatoria intestinale, probabilmente perché le sue fibre agiscono da prebiotici. Sembra inoltre che consumare mandorle con regolarità riduca il rischio cardiovascolare e riduce i livelli plasmatici di proteina C-reattiva ed E-selectina. Infine, test in vitro riconoscono a questo frutto oleoso proprietà antimicrobiche e antivirali. Nella mandorla la pellicola rappresenta solo il 4% del peso, eppure contiene tra il 70% e il 100% dei fenoli del frutto: è quindi una parte importante dal punto di vista nutraceutico. Analisi più approfondite rivelano la presenza di triterpeni, come acido betulinico, oleanolico e ursolico, dalle proprietà anti-infiammatorie, anticarcerose e antivirali, nello specifico sembrerebbe contro l'HIV.

Tra i frutti oleosi studiati, le nocciole (Corylus avellana L) sono quelle maggiormente presenti come coltivazione in Italia, che ne produce il 15%, anche se è la Turchia a detenere il record di produzione, coprendo il 60% del mercato. La pellicola delle nocciole deriva dalla loro tostatura e contiene, infatti, principalmente fibre alimentari (67,7%) per lo più insolubili. Presenti inoltre grassi (14,5%), proteine (8%), umidità (7,5%) cenere (1,7%), polifenoli, per lo più acidi fenolici, flavonoidi e tannini idrolizzabili.

Le nocciole e la loro pellicola sono state associate alla prevenzione di patologie croniche, come ictus, Alzheimer, cancro e aterosclerosi, oltre che alla riduzione del colesterolo. Secondo gli autori, questi risultati confermano l'opportunità di utilizzare la pellicola di questi tre frutti oleosi come ingrediente di nutraceutici specifici per alcune condizioni di salute.

Fonte:

  • Alalwan TA, Mohammed D, Hasan M, Sergi D, Ferraris C, Gasparri C, Rondanelli M, Perna S. Almond, Hazelnut, and Pistachio Skin: An Opportunity for Nutraceuticals. Nutraceuticals. 2022; 2(4):300-310.