L'iter post chirurgico prevede spesso l'uso di un catetere vescicale, che consente di svuotare la vescica del paziente senza che questi debba alzarsi per andare in bagno. Ovviamente la procedura viene riservata a quei pazienti che non possono alzarsi subito dopo l'intervento. Di norma si tratta di una procedura temporanea, che dura un paio di giorni, ma in taluni casi può essere necessario un uso più a medio-lungo termine.

Il catetere può provocare delle infezioni alla vescica e/o al tratto urinario, con un'incidenza che varia in base alla durata della cateterizzazione: sembra che il rischio giornaliero vari tra il 3% e il 7%. Queste infezioni non sono da sottovalutare, perché possono complicare il recupero post-operatorio, oltre a portare grande fastidio ai pazienti. C'è inoltre da considerare un altro fattore, legato al fenomeno dell'antibiotico-resistenza: l'uso di antibiotici nel post operatorio può, in alcuni casi, complicare l'infezione anziché curarla. Un uso prolungato di nitrofurantoina, inoltre, è stato associato in alcuni pazienti ad anemia, tossicità polmonare, patologie epatiche e neuropatie ed è quindi meglio non eccederne con il consumo.

Per il trattamento di queste infezioni, un aiuto può forse giungere dalla natura, come suggerito da un recente studio italiano pubblicato su Journal of Dietary Supplements ("Prevention of Recurring Urinary Infections and Symptoms after Catheterization"), nel quale si è utilizzato un estratto standardizzato di mirtillo rosso per prevenire e/o trattare questa infezione.

Lo studio: campione e risultati

Si tratta di uno studio preliminare che ha coinvolto 64 pazienti sottoposti a intervento chirurgico, tutti cateterizzati e con alto rischio di sviluppare infezioni urinarie o con storia clinica di precedenti infezioni urinarie. Gli autori hanno suddiviso i pazienti in due gruppi studio e due di controllo: 12 pazienti hanno assunto 120 mg/die di estratto e altri 12 una dose doppia, mentre 18 sono stati seguiti con i protocolli tradizionali e i restanti 22 hanno ricevuto nitrofurantoina. Tutti hanno seguito la terapia per quattro settimane. I risultati sono stati molto positivi, suggerendo di approfondire la questione con studi più ampi.

In particolare, i pazienti che hanno assunto l'estratto di mirtillo rosso hanno riportato una riduzione significativa dei sintomi da infezione urinaria, dato supportato anche da analisi di laboratorio, con una ridotta presenza batterica nelle urine e ridotta ematuria. Inoltre, l'uso dell'estratto sembra essere efficace anche nel prevenire future recidive: nessuno dei 24 pazienti del gruppo studio ha infatti avuto recidive entro tre mesi dalla fine dello studio.

Le proprietà antibatteriche del mirtillo rosso sono note da tempo, tanto che l'estratto è utilizzato nel trattamento delle lievi infezioni del tratto urinario e della cistite, soprattutto nelle donne che ne soffrono maggiormente degli uomini.

Fonte:

  • Cotellese R, Ledda A, Belcaro G, Cesarone MR, Scipione C, Scipione V, Dugall M, Feragalli B, Riva A, Allegrini P, Petrangolini G, Togni S. "Anthocran® Phytosome®: Prevention of Recurring Urinary Infections and Symptoms after Catheterization". J Diet Suppl. 2021 Oct 10:1-13. doi: 10.1080/19390211.2021.1972074