Rame, selenio, ferro, zinco e coenzima Q10. Sono alcuni dei micronutrienti che, integrati nella dieta, sembrano poter contribuire a contrastare l’insufficienza cardiaca, ovvero lo sviluppo di scompenso, favorendo la produzione di energia mitocondriale per le cellule cardiache. Queste le evidenze di una revisione a opera del Centro medico universitario di Groningen, Paesi Bassi, pubblicata sul Journal of Internal Medicine

Le più recenti dimostrazioni scientifiche attestano una relazione tra diminuzione della gittata cardiaca, riduzione della fosforilazione ossidativa mitocondriale e produzione eccessiva di radicali ossidrilici. Fattori che contribuiscono sinergicamente al graduale esaurimento dell'adenosina trifosfato (ATP) a livello cardiaco che, a sua volta, induce la riduzione delle scorte energetiche a disposizione del tessuto miocardico.

È noto altresì che la sintesi dell'ATP viene attivata anche dall’intervento di alcuni micronutrienti, fra questi il coenzima Q10, lo zinco, il rame, il selenio e il ferro. “Prova” ne è che una gran parte di pazienti affetti da insufficienza cardiaca, all’incirca il 50%, mostra carenze di uno o più di questi specifici micronutrienti.

I diversi indotti

Vi è evidenza che la carenza di questo poll di sostanze agisce sulla riduzione della produzione di energia mitocondriale. Per un effetto domino la riduzione della capacità bioenergetica peggiora l’insufficienza cardiaca, tuttavia nutrire i mitocondri con maggiori quantità di substrati energetici che includono anche acidi grassi, glucosio e chetoni, non è sufficiente a risolvere il problema. Occorre mettere i mitocondri nelle condizioni di potere trasformare queste sostanze a proprio beneficio, ovvero in ATP. Processo che non può avere luogo in assenza dei micronutrienti.

Secondo un editoriale del Centro ospedaliero universitario di Nancy in Francia queste prime attestazioni farebbero dedurre che un ‘complesso’ di micronutrienti, non il singolo, possano considerarsi una opzione nel trattamento dell'insufficienza cardiaca. Ipotesi cui dovranno dare risposta ulteriori studi di ricerca.

Fonti:

  • Bomer N, Pavez-Giani MG, Grote Beverborg N et al. "Micronutrient deficiencies in heart failure: Mitochondrial dysfunction as a common pathophysiological mechanism?" Journal of Internal Medicine 2022. Doi: 10.1111/joim.13456
  • Girerd N. "Is the correction of micronutrient deficiencies the next step in heart failure management?" Journal of Internal Medicine 2022. Doi: 10.1111/joim.13455