Il Melinjo (Gnetum gnemon L.) è una pianta diffusa nel sud-est asiatico, dove tutte le sue parti vengono utilizzate come alimento. I frutti, dalle proprietà antiossidanti e antibatteriche, sono ricchi di composti polifenolici: il resveratrolo, in particolare, in grado di stimolare l'espressione dell'adiponectina – un ormone prodotto dal grasso addominale che svolge azione vasodilatante, riducendo il rischio aterosclerotico e cardiovascolare e che sostiene l'azione dell'insulina. I semi di Melinjo (MSE) sono molto ricchi di Gnetina C, un dimero del resveratrolo che svolge una potente azione antiossidante e permane nell'organismo più a lungo.

Un team di ricercatori della Kumamoto University, in Giappone, ha voluto indagare in che modo le differenze genotipiche del gene DsbA-L influenzino la stimolazione della produzione di adiponectina. Nel primo studio, a 42 soggetti sani sono stati randomicamente somministrati per 14 giorni 150 mg/die o 300 mg/die di MSE oppure un placebo. Al fine di valutare l'effetto dei semi di Melinjo in condizioni di obesità, inoltre, sono stati somministrati 500 o 1000 mg/kg/die di MSE in polvere a topi alimentati con un regime dietetico regolare o ad alto contenuto di grassi saturi.

Al termine della prima sperimentazione, è emerso che la somministrazione quotidiana di 300 mg di MSE  in uomini adulti sani, stimola la produzione di adiponectina. L'entità della produzione, inoltre, dipende dalle differenze genotipiche a livello del gene DsbA-L. Per quanti riguarda la sperimentazione sui topi, è emerso che la somministrazione orale di MSE incrementa l'espressione del gene  DsbA-L e l'aumento della produzione di adiponectina, con una riduzione dell'accumulo di grasso corporeo.

I risultati, quindi, mostrano come la somministrazione di MSE promuova l'espressione del gene DsbA-L, incrementando la produzione di adiponectina, con potenziali effetti positivi su obesità e diabete.

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