La melagrana è un frutto ipocalorico dai molteplici effetti benefici, in particolare è dotata di elevato potere antiossidante, dovuto perlopiù all'abbondante quantità di ellagitannini, polifenoli caratterizzati da proprietà antiossidanti e antinfiammatorie.

Precedenti ricerche sugli animali e studi sul breve periodo condotti su soggetti di mezza età o anziani, hanno dimostrato l'azione benefica del succo di melagrana rispetto al rallentamento dell'attività mnemonica, ma in alcun caso ne era stato studiato l'effetto a lungo termine su questo tipo di declino.

Nel caso specifico, un team di ricercatori ha verificato in quale misura il consumo di succo quotidiano di succo di melagrana sul lungo periodo possa arginare il fisiologico rallentamento subìto dall'attività mnemonica dopo una certa età: dopo i 45 anni, infatti, si assiste a una stabile perdita della capacità mnemonica, che spesso interferisce con le attività quotidiane. Per arginare il fenomeno, si consigliano uno stile di vita sano, lo svolgimento di attività fisica e di un allenamento mentale. L'alimentazione può svolgere un ruolo importante in questo quadro: un regime dietetico sano, infatti, è un valido alleato, oltre ad alcuni alimenti particolari, come acidi grassi omega-3 e vitamina D, ad esempio.

Lo studio randomizzato in doppio cieco vs placebo è durato 12 mesi e ha coinvolto due gruppi di soggetti, uomini e donne di età compresa tra 50 e 75 anni, complessivamente sani e privi di sintomi di demenza al momento dell'inclusione allo studio. Ai soggetti è stato randomicamente assegnato un consumo quotidiano di succo di melagrana pari a 236,5 mL o una bevanda placebo (236,5 mL), simile al succo di melagrana ma privata dei polifenoli. La capacità mnemonica dei soggetti è stata valutata mediante appositi test all'avvio dello studio, dopo 6 mesi e infine al termine della sperimentazione.

I risultati sono stati positivi per quanto riguarda la memoria visiva: i soggetti del gruppo che assumeva succo di melagrana, infatti, hanno confermato al termine dello studio le performance registrate all'inizio, mentre quelle del gruppo placebo, invece, sono risultate lievemente inferiori; relativamente alla memoria verbale, invece,  il succo di melagrana ha migliorato le performance solo nel breve periodo (4 settimane). Il succo, pertanto, ha sortito un evidente effetto benefico solo su uno (la memoria visiva) dei 6 parametri mnemonici esaminati.

In conclusione, quindi l'assuzione giornaliera di succo di melograno potrebbe stabilizzare la memoria visiva dopo un periodo di assunzione di 12 mesi.

Relativamente al meccanismo d'azione, gli autori suggeriscono l'azione di un "asse" intestino-cervello grazie alla mediazione del microbiota: esso infatti processerebbe i polifenoli del succo – che non possono raggiungere direttamente il cervello perché bloccati dalla barriera emato-encefalica. Le urolitine così prodotte sarebbero in grado di superare la barriera, arrivando all'organo target.

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