L'attacco cardiaco è una delle principali cause di decesso nel mondo, e una delle conseguenze più gravi è il danno derivante al muscolo cardiaco.

Uno studio pre-clinico condotto dai ricercatori del Baker Heart and Diabetes Institute ha indagato l'effetto dell'alfa-tocoferolo – la forma di vitamina E con il maggior effetto antiossidante – sulle fibre muscolari cardiache in seguito ad infarto del miocardio.

La riperfusione post-infarto miocardico viene effettuata mediante tecniche di trombolisi farmacologica e intervento coronarico primario percutaneo; la riperfusione stessa, tuttavia, può talvolta estendere il danno cardiaco: tale danno da ischemia/riperfusione esita nella necrosi del tessuto miocardico, indotta da stress ossidativo e infiammatorio. Si stima che il danno da riperfusione contribuisca circa per il 50% alla perdita della funzionalità del muscolo cardiaco.

La vitamina E e i suoi derivati costituiscono uno dei più potenti agenti antiossidanti e anti-infiammatori: delle 8 forme esistenti di tale vitamina, l'alfa-tocoferolo risulta essere la forma dal più forte potere antiossidante.

Lo studio ha indagato l'effetto dell'alfa-tocoferolo somministrato a modelli murini con danno da ischemia/riperfusione indotto mediante legatura del ramo discendente anteriore dell'arteria coronaria sinistra per 60 minuti. L'alfa-tocoferolo è risultato inibire il danno da ischemia/riperfusione indotto dallo stress ossidativo e infiammatorio, presevando in ultima istanza la funzionalità cardiaca. Lo studio, pertanto, fornisce uno stimolo ad effettuare ulteriori ricerche relative al ruolo terapeutico della vitamina E su pazienti con infarto miocardico.

La dose di vitamina E somministrata è stata approvata e considerata sicura dalla European Commission Scientific Committee on Food. Ora l'obiettivo è quello di effettuare degli studi sull'essere umano.

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