Per trarre delle conclusioni sull’integrazione di tiamina in pazienti diabetici, una recente revisione indo-australiana si è prefissata l'intento di individuare ogni possibile fonte di informazione in merito. La possibilità che la supplementazione con tiamina in pazienti diabetici possa avere una correlazione positiva con la glicemia è stata presa in esame negli ultimi anni.

Vitamina fondamentale per una corretta crescita

La vitamina B1, o tiamina, è una sostanza fondamentale per il corretto metabolismo di carboidrati, proteine e lipidi. È indispensabile per una corretta crescita e un buon funzionamento del corpo. Essendo idrosolubile, non può essere immagazzinata e deve, quindi, essere introdotta quotidianamente con l'alimentazione. La scelta ideale è quella di mangiare i cibi che ne sono ricchi: lievito, legumi, carne di maiale, riso integrale, frutta fresca e secca, uova, pane integrale, cereali arricchiti per la colazione, fegato e patate.

Un’ipotesi d'integrazione di tiamina in pazienti diabetici

Negli ultimi anni è emersa la possibilità che siano carenti di tiamina i pazienti che sviluppano diabete. Questa osservazione ha aperto all'ipotesi che l'integrazione di tiamina in pazienti diabetici possa favorire il controllo glicemico.

Sappiamo che il diabete è una patologia cronica molto diffusa nel mondo e che è associata a stili di vita tipici dei Paesi ad alto reddito: sedentari e iperalimentati. Almeno così era una volta. Man mano che la globalizzazione avanza e i popoli perdono contatto con le proprie tradizioni alimentari, a favore di alimentazioni ipercaloriche, si osserva un’ulteriore diffusione della patologia diabetica.

Un recente studio epidemiologico incentrato sull'India (doi:10.4103/ijo.IJO_1627_21), economia in forte crescita, parla di 77 milioni di soggetti con diabete mellito di tipo 2 nel 2019, con un'ipotesi di crescita dei casi fino a circa 134 milioni del 2045. Inoltre, anche a causa di una serie di barriere di accesso alla salute, gli autori di questo studio calcolano nel 57% la percentuale di pazienti con diabete non diagnosticato.

Lo studio di revisione

L'efficacia della supplementazione di tiamina sul controllo glicemico dei pazienti con diabete di tipo 2 è stata valutata da una recente revisione indo-australiana. L'intento degli autori era individuare ogni possibile fonte di informazione e la loro attività si è basata su studi pubblicati e no.  Alla fine del processo di selezione, sono 6 gli studi inclusi nella revisione, tutti randomizzati e di alta qualità. Di questi, 5 presentano un gruppo di controllo trattato con placebo. Gli studi sono tutti monocentrici, effettuati in Paesi differenti (Germania, Pakistan, Paesi Bassi, Australia, Messico/Usa, Ungheria) e con un campione variabile tra 12 e 165 pazienti. Due le sostanze studiate: la tiamina e la benfotiamina, rispettivamente in dosi comprese tra 100 e 300 mg/giorno e 120 e 900 mg/giorno. Il follow up di questi studi varia da 1 a 3 mesi.

Conclusioni

Dopo attenta analisi dei testi selezionati, gli autori concludono che non ci sono evidenze di riduzione della glicemia a seguito dell'assunzione di tiamina, o del suo derivato, alle quantità e nei tempo utilizzati.

Tuttavia, emerge un effetto positivo sul profilo lipidico dei pazienti, con una riduzione dei trigliceridi e un aumento del colesterolo Hdl. Gli autori evidenziano che, data la struttura degli studi inclusi nella revisione, questi risultati non devono essere presi per definitivi, ma semmai è importante allestire studi randomizzati e controllati su un maggior numero di soggetti e per periodi più lunghi. Il lavoro è stato guidato dalla Parul University di Vadodara, in India, con la collaborazione della University of Wollongong e del St George Hospital di Sydney, entrambi in Australia.

Studio: Muley A, Fernandez R, Green H, Muley P. Effect of thiamine supplementation on glycaemic outcomes in adults with type 2 diabetes: a systematic review and meta-analysis. BMJ Open. 2022 Aug 25;12(8):e059834. doi: 10.1136/bmjopen-2021-059834. PMID: 36008064.

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