La European Society of Cardiology (ESC) e la European Atherosclerosis Society (EAS) hanno appena pubblicato le nuove linee guida per il controllo e la prevenzione delle dislipidemie.

Conviene ricapitolare le principali indicazioni emesse da queste due importanti società. È stato confermato l’utilizzo di integratori a base di riso rosso fermentato in dosi tra i 2,5 e i 10 mg die. Per quanto riguarda l’uso degli acidi grassi omega tre si raccomanda di aumentare le dosi, soprattutto in pazienti ipertrigliceridemici. Quest’ultima raccomandazione si basa prevalentemente sui nuovi risultati di studi di intervento che dimostrano una riduzione del rischio cardiovascolare a seguito di somministrazione di dosi di omega 3 più alte di quelle che si utilizzavano in passato. Questa novità posologica deriva da una recente pubblicazione dell’American Heart Association, che raccomanda la somministrazione di dosi fino a 4 g al giorno di omega tre in casi di trigliceridemia superiore a 500 mg/dl. I risultati di un recente studio (REDUCE-IT), infatti, dimostrano che i pazienti cui viene somministrato EPA puro (al 6 ottobre 2019 non disponibile in Italia) avevano una prognosi migliore dei controlli. Questi risultati fanno ipotizzare un nuovo “rinascimento” per gli acidi grassi omega tre ultimamente messi un po’ in disparte in seguito ai numerosi risultati negativi pubblicati negli ultimi dieci anni. Se effettivamente sia un problema di dosi, lo vedremo nei prossimi anni a seguito dell’eventuale pubblicazione di studi clinici randomizzati al momento il corso.

Quali consigli può dare il farmacista al cliente che chiede integratori per mantenere sotto controllo i livelli del proprio colesterolo? In primis, il farmacista deve agire come un consigliere e insistere con il paziente affinché segua una dieta sana e bilanciata, riducendo l’apporto di grassi saturi e, possibilmente, l’uso di sale, oltre a una riduzione dell’apporto calorico. In particolare, i pazienti sovrappeso e con rischio di sviluppare diabete di tipo 2 devono evitare l’assunzione di bevande zuccherate e dolci. L’uso di alcol deve essere scoraggiato in pazienti affetti da ipertrigliceridemia. Gli altri pazienti con patologie cardiovascolari possono seguire le raccomandazioni delle principali società scientifiche: al massimo un drink (un bicchiere di vino, un boccale di birra o un bicchierino di liquore) al giorno per le donne e massimo due drink al giorno per gli uomini. Ovviamente, il farmacista deve insistere con il cliente affinché svolga attività fisica regolare e quotidiana.

Per quanto riguarda l’uso di integratori, come detto sopra al momento non ci sono motivazioni scientifiche per sconsigliare l’utilizzo di monacolina K. È importante sottolineare che l’uso di integratori per mantenere sotto controllo la colesterolemia deve essere concordato con il medico di base. Il farmacista deve insistere con il cliente perché discuta questo tipo di terapia con il suo medico di medicina generale o con lo specialista. È altresì da evitare l’associazione di molecole che abbiano meccanismi di interazione identici, ad esempio prodotti a base di riso rosso fermentato e statine.

In conclusione, non emergono novità di rilievo da queste nuove linee guida. Il ruolo del farmacista nella prevenzione cardiovascolare resta molto importante, trattandosi di una figura sanitaria in prima linea nell’interazione con il paziente.

di Francesco Visioli

Bibliografia di riferimento

Mach F. et al., 2019 ESC/EAS Guidelines for the management of dyslipidaemias: lipid modification to reduce cardiovascular risk. Eur Heart J. 2019 Aug 31. pii: ehz455. doi: 10.1093/eurheartj/ehz455.

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