Un recente studio condotto in Spagna si è occupato di analizzare eventuali associazioni esistenti tra l’assunzione regolare di frutta oleaginosa in gravidanza e le performance cognitive dei bambini.

Gravidanza e frutta oleaginosa

Grazie al suo elevato contenuto di proteine vegetali, fibre, minerali, magnesio, potassio, ferro, calcio, zinco, rame, selenio, vitamine, Omega-3 e Omega-6, la frutta secca è considerata utile per il mantenimento del profilo metabolico e per la riduzione del rischio cardiovascolare e la regolazione dei livelli di colesterolo (totale e LDL). Esistono inoltre evidenze scientifiche circa l’effetto protettivo che la frutta a guscio svolge nei confronti del declino cognitivo nei soggetti anziani.

Le linee guida consigliano una razione compresa tra i 25 e i 30 g/die.

Lo studio

Lo studio in questione, dal titolo Maternal nut intake in pregnancy and child neuropsychological development up to 8 years old: a population-based cohort study in Spain, è stato pubblicato sull'European Journal of Epidemiology.

Nella ricerca sono state incluse 2208 coppie madre-figlio residenti in 4 diverse regioni della Spagna. I dati erano relativi al primo e terzo trimestre di gravidanza, con controlli successivi condotti dai ricercatori sui bambini alla nascita, e, successivamente a 1,5, 5 e 8 anni mediante specifici test.

L’assunzione di frutta a guscio durante la gravidanza è stata valutata mediante la compilazione di questionari validati sulle abitudini alimentari nel corso del primo e del terzo trimestre di gestazione.

Lo studio ha incluso e analizzato nel modello statistico multivariato diversi fattori confondenti relativi alle gestanti, quali: classe sociale, indice di massa corporea, consumo di alcol e tabacco, assunzione di pesce e omega-3, apporto energetico.

I risultati

Dallo studio si evince una correlazione diretta tra maggior consumo di frutta oleaginosa (› 32 g/settimana) nel primo trimestre di gravidanza e punteggi più elevati dei bambini in tutti i test di controllo successivi.

Tali dati confermano dunque che un’adeguata assunzione di frutta a guscio nel corso del primo trimestre di gravidanza è associata a un miglior sviluppo neurocognitivo a lungo termine nei bambini.

Un adeguato apporto di frutta oleaginosa nel terzo trimestre ha evidenziato correlazioni più deboli.

In futuro gli studi dovranno confermare quest’associazione, per fornire evidenze utili all’arricchimento delle linee guida alimentari in gravidanza.

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