Tra le sostanze più interessanti estratte da Litsea coreana vi sono l’avicularina e la guaiaverina che hanno dimostrato avere attività antiossidante contro fegato grasso e infiammazione da alcol.

Dalla produzione di tè alle proprietà mediche

Litsea coreana è una pianta di origine orientale utilizzata da millenni in Cina per la produzione di un particolare tè dal nome evocativo: il tè del falco. Animale che è solito costruire il proprio nido sulla cima di questa specie, che può raggiungere i 10 metri di altezza. Utilizzata nella medicina tradizionale cinese per ridurre i grassi corporei, questa pianta è già nominata nel sommo libro “Ben Cao Gang Mu”, scritto da Li Shizhen durante la dinastia Ming, nel 1590 aC.

Si tratta di una specie botanica ricca in flavonoidi, capace di intervenire sulle problematiche epatiche e legate al metabolismo dei grassi, patologie in larga diffusione nel mondo. Ecco perché l'interesse nei confronti di L. coreana è cresciuto nel tempo e più gruppi di ricerca l'hanno studiata per comprenderne meglio proprietà e meccanismi d'azione. Tra questi, anche un team cinese afferente al College of Food Science della Southwest University di Chongqing.

Le azioni negative dell'alcol sono a più livelli

Pubblicato su “Nutrients”, il lavoro di questo gruppo si concentra sulle problematiche epatiche associate all'eccessivo consumo di alcol. Quest'ultimo non solo può rendere il fegato grasso, ma incide negativamente sul normale metabolismo degli epatociti e sull'equilibrio del microbiota intestinale. L'alcolismo determina, inoltre, uno stato infiammatorio a livello epatico.

La questione dovrebbe interessarci particolarmente, dato che Europa e Americhe sono le aree del mondo con il più alto consumo di alcol: si stima che il 14,8% degli uomini e il 3,5% delle donne europee, e l'11,5% degli uomini e il 5,1% delle donne americane, soffrano di disturbi legati al consumo di alcol.

Aumento degli antiossidanti

Tornando allo studio, gli autori hanno estratto i flavonoidi dalle foglie di L. coreana, individuandone 11 diverse tipologie e le sostanze più rappresentate, ovvero reynoutrina (5,06%), avicularina (3,47%), guaiaverina (2,72%), cinaroside (2,60%) e kaempferol 7-O-glucoside (2,21%). Tra queste, in particolare l'avicularina ha dimostrato avere attività antiossidante tale da ridurre le lesioni del fegato, mentre la guaiaverina sembra essere particolarmente attiva contro gli effetti dell'alcol dopo la sua assunzione.

Questi ultimi risultati sono stati ottenuti in vivo, nello specifico su 30 topi maschi di Kunming. Questi sono stati divisi in 5 gruppi: uno di soggetti sani, di controllo; uno composto da topi cui viene somministrato solo alcol; uno fatto di topi trattati con alcol e che assumono in contemporanea 50 mg/kg di estratto di flavonoidi; due altri gruppi, simili al precedente, ma che assumono 100 o 200 mg/kg di estratto di flavonoidi. Si è osservato che l'assunzione di alcol porta, nei topi, a una riduzione del peso significativa. Il processo è ridotto dall'estratto di flavonoidi di L. coreana.

Successivamente i topi sono stati sacrificati per poterne studiare il tessuto epatico. Si è così visto che questo estratto induce una maggior produzione di sostanze antiossidanti a livello del fegato, con quantità proporzionali alla dose assunta: per esempio, i 200 mg/kg aumentano la quantità di antiossidanti del 26.9% e l'attività antiossidante del 42.1%.

Effetti sui depositi di lipidi e sul microbiota intestinale

Ancora, la pianta sembra interagire con il deposito di lipidi a livello di fegato, riducendolo. Da ultimo, l’estratto agisce anche sul microbiota intestinale, che è fortemente alterato dall’assunzione di alcol: a quanto sembra, può ristabilire l'equilibrio della flora intestinale aumentando i livelli di Lattobacillus, Bifidobacterium, Bacillus e diminuendo l’abbondanza di Bacteroidi, dei batteri del gruppo Prevotellaceae_NK3B31, Alloprevotella, Prevotellaceae_UCG-001, norank_o_Clostridia_UCG-014.

Non è chiaro quale sia la biodisponibilità di queste sostanze, al momento, ma il team di ricerca proseguirà i suoi studi sulla L. coreana.

Studio: Xu, T.; Hu, S.; Liu, Y.; Sun, K.; Luo, L.; Zeng, L. Hawk Tea Flavonoids as Natural Hepatoprotective Agents Alleviate Acute Liver Damage by Reshaping the Intestinal Microbiota and Modulating the Nrf2 and NF-κB Signaling Pathways. Nutrients 2022, 14, 3662.

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