Sebbene l'insegnamento della nutrizione sia un elemento essenziale della formazione medica, un recente sondaggio ha dimostrato che esiste un'estrema variabilità negli standard educativi di questa materia nelle scuole mediche di tutto il mondo. Di conseguenza, ci sono differenze nell'accesso e nella qualità dei trattamenti ricevuti dai pazienti.

Tale lacuna formativa ha spinto la European Society for Clinical Nutrition and Metabolism a pubblicare un Manifesto, affinché il gap venga colmato: "Durante la formazione medica presso l'Università gli studenti dovrebbero ricevere informazioni obbligatorie sulla nutrizione umana nei suoi tre diversi settori, tra cui nutrizione di base, nutrizione applicata o di sanità pubblica e nutrizione clinica".

Sostiene con forza l'iniziativa il professor Maurizio Muscaritoli, coordinatore dell'iniziativa NEMS insieme alla professoressa spagnola Cristina Cuerda: "L'implementazione della formazione è urgente. L'apprendimento della nutrizione è obbligatorio per i futuri medici. La ricerca di sostegno politico, la creazione di commissioni ad hoc per lo sviluppo di curricula e le modalità di insegnamento sono tra i fattori chiave per consentire l'attuazione della formazione nutrizionale nelle università".

"L'educazione alimentare nelle scuole di medicina universitaria è eterogenea e fortemente sottovalutata", afferma la prof.ssa Cuerda, "insegnanti e studenti ritengono che il tempo dedicato all'insegnamento della nutrizione sia insufficiente e lontano da ciò che sarebbe necessario".

Nel mondo, ci sono oltre 2 miliardi di adulti sovrappeso, 600 milioni di obesi e 462 milioni di persone malnutrite. Queste condizioni contribuiscono per il 60% ai casi di decesso per cause cardiovascolari e per il 35% alla morte causata da tumore. Il 35% dei pazienti ospedalizzati sviluppa inoltre una condizione di malnutrizione correlata alla patologia, una vera "malattia nella malattia".

Spiega a tal proposito il professor Rocco Barazzoni, presidente ESPEN: "La perdita di peso nei pazienti cronici, oncologici, anziani e fragili è un problema sottovalutato e sotto diagnosticato. La perdita di peso e massa muscolare porta a un più alto tasso di complicanze, peggiore risposta alle terapie, maggiore mortalità e aumento delle spese sanitarie. Ciò si verifica nonostante l'impatto ben documentato positivo ed economico della terapia nutrizionale sugli effetti collaterali del trattamento e sugli esiti della malattia”.

Il position paper ESPEN pubblicato di recente ha identificato la "conoscenza minima del curriculum" in nutrizione, utile al miglioramento della formazione dei futuri medici. Il contenuto è stato trasferito nel Manifesto, firmato dai 51 partecipanti, inclusi i delegati di 13 scuole mediche europee, in rappresentanza di 34 paesi.

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