La degenerazione maculare senile è la principale causa di ipovisione nei senior. Si distingue in due forme, una secca e una umida, e può iniziare a presentarsi dai 50 anni, peggiorando poi con l'avanzare dell'età. Per dare qualche numero, in Italia ne soffre il 2% della popolazione, quindi più di un milione di persone, e ogni anni si stima che ci siano 63 mila nuove diagnosi. La difficoltà visiva che porta questa malattia ne fa anche la più comune causa di “cecità legale” nei Paesi occidentali, ovvero di richiesta di una pensione ad hoc di disabilità. Chi soffre di degenerazione maculare, infatti, perde la vista centrale, arrivando, a seconda della gravità del caso, a non poter più leggere, scrivere e anche riconoscere i volti delle persone.

Oltre all'età, esistono fattori di rischio che possono aumentare la probabilità di sviluppare la degenerazione maculare, tra i quali l'abuso di alcool, il fumo di sigaretta, una dieta ricca in grassi e povera in vitamine, sali minerali e omega-3. È importante sottolinearlo, perché in questo caso la prevenzione è il solo fattore su cui si può puntare, dato che una volta avviato il processo degenerativo la medicina può solo cercare di ridurne la velocità di peggioramento.

Un recente studio dell'Università della California di Davis ha valutato l'effetto dell'assunzione giornaliera di bacche di Goji sulla salute della vista. Queste sono i frutti disidratati di due specie cespugliose che vivono in Cina, Lycium chinense e Lycium barbarum. Utilizzate come comuni snack e ingredienti per le zuppe, queste bacche sono note anche per gli effetti benefici sulla vista. Ecco allora che un'equipe dell'università statunitense ha coinvolto 27 soggetti sani, di età compresa tra i 45 e i 65 anni in uno studio: una parte ha assunto 28 g di bacche di Goji e l'altra un integratore presente in commercio per proteggere la vista, contenente 6 mg di luteina e 4 mg di zeaxantina. Questi sono pigmenti fondamentali per la salute degli occhi. In entrambi i casi, l'integrazione è stata fatta 5 volte la settimana per 90 giorni. Alla fine del periodo i soggetti sono stati sottoposti a una serie di controlli.

Si è così evidenziato che chi ha assunto le bacche ha avuto miglioramenti nella densità dei pigmenti ottici maculari, nell'eccentricità retinale e nei carotenoidi. Al contrario, nessun cambiamento è stato misurato nei pazienti che hanno assunto l'integratore a base di luteina e zeaxantina. Lo studio suggerisce quindi che le bacche sono più efficaci dei singoli principi attivi nel favorire la salute dell'occhio: un fatto noto in ambito erboristico, dove si privilegia, non a caso, l'assunzione di complessi vegetali e non dei singoli principi attivi. Luteina e zeaxantina sono fondamentali per proteggere l'occhio dai raggi UV del sole, tanto che una delle autrici le definisce “la crema solare” per gli occhi. Ora sarebbe importante ripetere lo studio su un numero maggiore di soggetti e magari per tempi più lunghi, per poter davvero valutare l'effetto protettivo delle bacche sullo sviluppo della degenerazione maculare.

Fonte:

  • Li X, Holt RR, Keen CL, Morse LS, Yiu G, Hackman RM. "Goji Berry Intake Increases Macular Pigment Optical Density in Healthy Adults: A Randomized Pilot Trial". Nutrients. 2021 Dec 9;13(12):4409. doi: 10.3390/nu13124409. PMID: 34959963; PMCID: PMC8708314