Un recente studio finanziato da Barts Charity ha approfondito le associazioni tra la Dieta Mediterranea e la gestazione: nello specifico, il progetto ESTEEM ha analizzato gli effetti della Dieta Mediterranea su donne in gravidanza con fattori di rischio metabolici, quindi ad elevato rischio di complicanze.

Lo studio

Lo studio multicentrico randomizzato è stato eseguito in 5 reparti maternità (4 a Londra, 1 a Birmingham) per circa due anni, tra il 12 settembre 2014 e il 29 febbraio 2016.

Il campione comprendeva 1.252 gestanti con fattori di rischio metabolici (obesità, ipertensione cronica o ipertrigliceridemia), divise in due gruppi: il primo (627 soggetti) ha seguito una Dieta Mediterranea che prevedeva il consumo di frutta a guscio, olio extravergine di oliva, frutta, verdura, cereali integrali e legumi, un'assunzione medio-alta di pesce, poca carne rossa processata e il consiglio di evitare bibite zuccherate e cibi da fast-food.

Le partecipanti hanno ricevuto raccomandazioni alimentari personalizzate alla 18°, 20° e 28° settimana di gestazione.

Al gruppo di di controllo (625 gestanti), invece, sono state impartite solo raccomandazioni alimentari generali secondo le linee guida britanniche.

Sono state reclutate donne di almeno 16 anni di età, con gravidanza monofetale, capaci di scrivere e parlare inglese in modo fluente e in grado di consumare noci e olio extravergine di oliva.

Ad entrambi i gruppi è stata prescritta l'assunzione di acido folico e vitamina D.

Risultati

Tra i due gruppi è emersa una differenza di circa 1,2 kg relativa all'incremento ponderale: le gestanti del gruppo sperimentale hanno registrato un aumento medio di 6,8 kg, rispetto agli 8,3 kg di quelle appartenenti al gruppo di controllo. Nel gruppo sperimentale, inoltre, è emerso un rischio ridotto del 35% di insorgenza di diabete gestazionale. Non sono emersi risultati dirimenti, invece, per quanto riguarda altre complicanze in gravidanza, come la preeclampsia.

Conclusioni

Dai risultati dello studio si evince che la dieta Mediterranea in gravidanza non riduce il rischio generale di complicanze nella madre e nel nascituro, tuttavia si rileva che l'adesione a questo regime alimentare in gravidanza contribuisce a diminuire l'aumento di peso e a ridurre il rischio di contrarre diabete gestazionale.

I ricercatori spiegano che saranno necessari ulteriori studi per indagare gli effetti anche a lungo termine dell’esposizione del feto alla dieta mediterranea relativamente a patologie come obesità infantile, allergia e asma.

Sarà inoltre necessario approfondire se il beneficio duri nel tempo, proteggendo le madri dall'insorgenza del diabete di tipo 2 in età più avanzata.

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