Un team di ricercatori cinesi ha elaborato una promettente terapia cellulare per i pazienti affetti da diabete di tipo 1 e 2.

Cellule preventivamente "programmate" per attivarsi al contatto con una determinata sostanza, in questo caso l'acido protocatecuico contenuto nel tè verde, sono state inoculate in topi e scimmie affetti da diabete sia di tipo 1 sia di tipo 2.

In seguito all'assunzione della molecola, le cellule si sono "attivate", rilasciando insulina  e GLP-1, un ormone prodotto dall'intestino che contribuisce al controllo della glicemia, permettendo quindi ai ricercatori di controllare la glicemia dei soggetti "da remoto".

Il team cinese sottolinea la precisione della sperimentazione: l'"attivatore" contenuto nel tè verde, infatti, sortiva effetto solo sulle cellule interessate dall'intervento di programmazione, mentre le altre cellule non rispondevano all'agente attivante.

I risultati dello studio, pubblicati su Translational Medicine sono estremamente sofisticati e precisi, e costituiscono un importante apripista per l'elaborazione di terapie geniche o cellulari di precisione.

Articoli correlati

Diabete: creato un cioccolato speciale derivato dall’olio di oliva

Il consumo regolare di tè può contribuire a ridurre la mortalità e l’incidenza di malattie