Sars-CoV-2 è un virus che colpisce in modo grave soprattutto soggetti immunodepressi o con caratteristiche specifiche, come quelle affette da malattie cardiovascolari. Anche il sovrappeso si è dimostrato essere un fattore di rischio. Generalmente nei bambini il decorso è semplice, ma quelli obesi possono andare incontro a delle complicanze: in questi soggetti, infatti, le cattive abitudini alimentari possono portare a una infiammazione cronica, seppur lieve e ad alterati livelli di nutrienti e ormoni metabolici in circolazione, oltre che a disbiosi sia a livello intestinale che polmonare. Un problema di non poco conto, se si considera che oramai nel mondo l'obesità infantile è estremamente diffusa: si parla di 41 milioni di bambini sotto i 5 anni di età e di 340 milioni di bambini o adolescenti di età compresa tra i 5 e i 19 anni.

A questi soggetti è dedicata una recente revisione italiana, condotta dall'Ospedale dei Bambini Vittore Buzzi di Milano e dalle Università di Milano e Pavia, che indaga gli effetti della immunonutrizione su bambini obesi affetti da Covid-19. Si è a lungo parlato del ruolo dell'alimentazione nella prevenzione dello sviluppo di forme gravi di Covid-19, ma mentre alcuni punti sembrano essere ormai chiari, come l'importanza della vitamina D, C e B12 e del ferro, soprattutto in soggetti con uno stato di micronutrienti basso, altri aspetti sono ancora poco chiari. Soprattutto, sono ancora pochi gli studi condotti su bambini obesi. Al momento la letteratura presenta indizi rispetto al ruolo di: zinco, in grado di promuovere una risposta antivirale sia supportando la formazione di cellule T, sia riducendo la capacità replicativa dei virus; vitamina A e dei retinoidi, coinvolti nella funzionalità del sistema immunitario innato; vitamina E, come antiossidante e attivatore delle cellule T; PUFA e i DHA, date le loro proprietà anti-infiammatorie... in particolare, uno studio suggerisce che la carenza di omega 6 possa favorire l'insorgenza del Covid-19 grave; lattoferrina, con azione antivirale perché riduce la capacità dei virus di aderire alle cellule ospite, oltre a supportare l'azione del sistema immunitario; selenio, come anti-infiammatorio; i probiotici per ristabilire una sana flora intestinale, dato che questa è essenziale per il corretto funzionamento del sistema immunitario. Non solo. Esiste chiaramente un asse intestino-polmoni che fa sì che la flora amica presente a livello dei polmoni si alteri se è alterata quella intestinali.

Questa è una revisione narrativa e ha lo scopo di presentare la situazione così come è in questo momento. Gli autori concludono sottolineando, oggi più che mai, l'importanza di supportare una alimentazione ricca in alimenti freschi e micronutrienti e povera in prodotti salati e ad alto tasso calorico, oltre che di bibite zuccherate: ciò può essere il primo fattore preventivo da mettere in campo. Non ultimo, quest'azione preventiva può agire positivamente sulla prevenzione di altre patologie, favorendo uno stato di salute generale migliore. Lo studio è pubblicato su Nutrients.

Fonte:

  • D’Auria, E.; Calcaterra, V.; Verduci, E.; Ghezzi, M.; Lamberti, R.; Vizzuso, S.; Baldassarre, P.; Pendezza, E.; Perico, V.; Bosetti, A.; Zuccotti, G.V. Immunonutrition and SARS-CoV-2 Infection in Children with Obesity. Nutrients 2022, 14, 1701. https://doi.org/10.3390/nu14091701