Le noci contengono un'ampia gamma di composti naturali e sostanze fitochimiche grazie a cui svolgono numerosi effetti benefici sull'organismo, utili a prevenire diverse patologie: diabete, malattie cardiovascolari, processi infiammatori e insorgenza di alcuni tipi di tumore (ad esempio quello del colon-retto). Le noci sono molto ricche anche di fibre (oltre il 6,4%), che svolgono un ruolo fondamentale per contrastare le fasi acute di malattie croniche infiammatorie intestinali (inflammatory bowel disease, IBD), che comprendono il morbo di Crohn e la colite ulcerosa. Nel 2015 circa 3 milioni di cittadini degli Stati Uniti hanno ricevuto una diagnosi di IBD.

La colite ulcerosa

Consiste in una infiammazione cronica dell'intestino, che coinvolge principalmente il retto e può estendersi, parzialmente o totalmente, al colon. L'infiammazione provoca la formazione di lesioni ulcerose. Si manifesta con diarrea (spesso con sangue e/o muco) e dolori addominali ed è caratterizzata da periodi di remissione intervallati da fasi acute. L'eziologia della patologia è a tutt'oggi non ben definita, sebbene si ipotizzi che possa essere indotta da fattori ambientali e genetici. La dieta svolge un ruolo importante: diversi studi hanno dimostrato che un elevato consumo di Acidi Grassi Polinsaturi (PUFA) e di carne rossa è associato con un maggiore rischio di incorrere in episodi acuti; al contrario, consumare molte fibre, invece, sembra svolgere un'azione positiva nel corso dei periodi di remissione.

Lo studio

I ricercatori del Center for Molecular Oncology dell'Università del Connecticut hanno condotto una ricerca per individuare gli effetti del consumo di noci sull'infiammazione della mucosa intestinale murinica indotta da un agente ulcerogenico, il destrano sodio solfato (DSS). In aggiunta al regime alimentare, per circa due settimane ai topi sono state somministrate noci, che rappresentavano circa il 14% dell'alimentazione quotidiana (l'equivalente di circa 20-25 noci in soggetti umani).

Risultati

I topi cui sono state somministrate le noci, hanno evidenziato un minor numero di lesioni nel corso della fase acuta di colite; il processo di riparazione della mucosa, inoltre, sembrava migliorato in questi soggetti, rispetto a quelli che non avevano consumato noci. In generale, nei topi trattati l'estensione del danno risultava molto inferiore rispetto a quella evidenziata nei soggetti non trattati.

A questo importante risultato si aggiungono ulteriori scoperte, evidenziate dalle ricerche condotte da Cory Klemashevich, assistente ricercatore della Texas A&M University. Sono emersi infatti diversi cambiamenti nei metaboliti, che potrebbero rivelarsi informazioni chiave per comprendere come le noci vengano metabolizzate nel colon e l'azione da loro svolta al suo interno.

Conclusioni

Come specifica il prof. Rosenberg, a capo della ricerca, questi risultati non inducono certo  a pensare che sia sufficiente consumare 25 noci al giorno per contrastare la colite ulcerosa, ma costituiscono un punto di partenza importante per comprendere quali siano i composti attivi (nutrienti, fitochimici) che svolgono l'azione protettiva.

Attualmente sono in corso ricerche di approfondimento che valutino l'effetto delle noci su soggetti umani. Presso il laboratorio del Prof. Rosenberg si sta svolgendo uno studio clinico i cui partecipanti consumano circa 57 grammi di noci/die e vengono successivamente sottoposti a una colonscopia di controllo. Saranno inoltre analizzati i loro metaboliti e il microbiota intestinale e verrà effettuata una valutazione dei biomarcatori.

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