L’estratto di asparago potrebbe agire efficacemente sulle linee cellulari di cancro ovarico sieroso. In uno studio pubblicato su Scientific Report, in combinazione a chemioterapia, può svolgere un'attività antiproliferativa e in un modello murino geneticamente modificato di cancro ovarico inibire la crescita tumorale e ridurre il VEGF sierico.

Alcune considerazioni sono necessarie per comprendere il razionale dello studio sviluppato dalla Hokkaido University (Giappone) e dalla Can Tho University (Vietnam). Le cellule della granulosa, che circondano nei mammiferi gli ovociti hanno un ruolo protettivo dell’ovocita stesso e promotore della sua maturazione e acquisizione della capacità riproduttiva/evolutiva nelle diverse fasi: dalla fecondazione allo sviluppo e crescita embrionale. Non ultimo, esse tutelano gli ovociti dai danni da stress ossidativo durante la maturazione. Lo stato redox cellulare, dunque, è fondamentale per la regolazione della proliferazione, differenziazione e morte cellulare, tanto da essere definito come il rapporto tra ossidanti (o pro-ossidanti) e antiossidanti. È altresì noto che alcune specie reattive all'ossigeno (ROS), tra essi radicali anionici superossido, radicali idrossilici, perossido di idrogeno, possono causare danni alle cellule tramite perossidazione lipidica e inattivazione enzimatica, ma anche che la sovraregolazione della produzione di ROS può indurre segnali di morte cellulare attraverso uno squilibrio nello stato redox delle cellule. All’opposto il glutatione (GSH), fra i principali antiossidanti presenti nelle cellule dei mammiferi, svolge una funzione protettiva contro lo stress ossidativo. Dunque, migliorando il bilanciamento tra livelli di ROS e GSH è possibile ridurre il danno al DNA e favorire la sopravvivenza cellulare.

Asparagus officinalis, i benefici

All’Asparagus officinalis, un estratto vegetale prodotto dalla parte inferiore inutilizzata degli asparagi, sembrano riconosciute proprietà anticancro associate alla presenza di alcuni composti attivi. Tra questi l'asparagina, in grado di aumentare i livelli di mRNA della proteina HSP70, che aiuta la cellula a proteggersi dallo stress ossidativo, in una linea cellulare di leucemia promielocitica umana. Nello specifico l’estratto fungerebbe da promotore della proteina che a sua volta regolerebbe l'equilibrio tra GSH e ROS.

In funzione di queste proprietà, ricercatori nipponici e vietamiti hanno avviato uno studio per analizzare possibili proprietà antitumorali e effetti antimetastatici dell'estratto di Asparagus officinalis su linee cellulari di cancro ovarico sieroso e su un modello murino transgenico di cancro ovarico sieroso di alto grado. Le prime evidenze avrebbero dimostrato che Asparagus officinalis è in grado di inibire la vitalità cellulare, favorire l'arresto della fase G1 del ciclo cellulare e indurre l'apoptosi cellulare tramite Z-VAD-FMK, inibitore della pan-caspasi. Inoltre, avrebbe inibito la capacità di adesione e invasione delle cellule tumorali e ridotto l'espressione di VEGF, fattore di crescita dell'endotelio vascolare, cruciale nel processo di vasculogenesi e angiogenesi.

I primi dati fanno dunque emergere alcune potenzialità anticancro dell’Asparagus officinalis: da un lato la capacità di svolgere una azione antiproliferativa in combinazione al chemioterapico paclitaxel, dall’altro di in inibire la crescita tumorale e ridotto il VEGF sierico in un modello murino geneticamente modificato di cancro ovarico.

Asparagus officinalis si profila come un possibile ‘mezzo’ di prevenzione e trattamento del cancro ovarico; proprietà che dovrrann tuttavia essere validati da ulteriori studi di approfondimento.

Fonte:

  • Ho KT, Homma K, Takanari J et al. "A standardized extract of Asparagus officinalis stem improves HSP70-mediated redox balance and cell functions in bovine cumulus-granulosa cells". Scientific Report, 2021 Sep 13;11(1):18175. doi: 10.1038/s41598-021-97632-6.