Vietato vendere integratori alimentari contenenti caffeina pura o concentrata in polvere o in forme liquide sfusa direttamente ai consumatori. Troppi pericoli per la salute. L’ha deciso la Food and Drug Administration americana che ha pubblicato una nuova linea guida sui prodotti a base di caffeina. Vista l’importanza e la pericolosità del problema le restrizioni definite dall’autorità regolatoria americana sono da subito effettive. L’agenzia inoltre ha dichiarato di essere pronta a intervenire per rimuovere dal mercato i prodotti irregolari e illegali.

FDA vieta vendita di Caffeina pura o concentrata sfusa
FDA vieta la vendita della caffeina pura o concentrata sfusa in polvere o liquida

Il rischio è l’assunzione involontaria di dosaggi elevati di caffeina

Il problema, sollevato dall’agenzia, sta nell’esposizione del consumatore a quantità di principio attivo, la caffeina, migliaia di volte superiori al dosaggio consigliato, con un rischio di errore altissimo.  Nel 2014 sono infatti morti due giovani di 19 e 24 anni a causa dell’ingestione involontaria di dosaggi elevati di caffeina contenuti in integratori venduti per il controllo del peso o per migliorare la prestazione sportiva.

Perché è facile sbagliare dosaggio della caffeina sfusa

Il problema riguarda principalmente l’assunzione involontaria.

Mezzo tappo di caffeina pura o ad alta concentrazione liquida in bottiglia può contenere fino a 2000 mg di caffeina, mentre un singolo cucchiaio da the di caffeina in polvere può fornire fino a 3200 mg di principio attivo. Per fare un paragone, è come bere in un solo momento 20-28 tazze di caffè.

“Due cucchiai da tavola di caffeina in polvere possono essere letali per un adulto, e a un bambino o adolescente ne basta anche molto meno - si legge nel documento dell’FDA-  Non è difficile capire il rischio che si può correre il consumatore acquistando confezioni che contengono grandi quantità di un prodotto che deve dosare in modo molto preciso e consumarlo in minimi quantitativi. Indipendentemente dal fatto che le confezioni riportino in etichetta l’avvertimento al pericolo, questo tipo di prodotti si associano a un irragionevole rischio per la salute del consumatore”.

Bisogna dosare in modo preciso con strumenti, cucchiai o tappi, “grossolani”

Il dosaggio raccomandato di caffeina pura o ad alta concentrazione è solitamente di 200 mg, che equivale a 1/16 di cucchiaio da the per la formulazione in polvere e un decimo di tappo per la formulazione liquida. Hai capito bene, significa prendere un cucchiaio da the e dividerlo in 16 parti. Solitamente, starai pensando, nelle confezioni viene fornito il cucchiaio misurino. Anche usando questo, però il rischio di errore è davvero troppo alto: basta riempire un po’ troppo quel misurino per esagerare. Lo stesso vale ovviamente con le formulazioni liquide.

Assunzione volontaria

L’ingestione può anche non essere casuale. “Sappiamo che gli adolescenti quando vogliono una “botta di energia” aggiungono caffeina concentrata agli energy drink, creando dei cocktail davvero pericolosi”, ha affermato Scott Gottlieb commissario dell’FDA.

Caffeina scambiata per zucchero o acqua

Un altro problema riguarda la tipologia delle confezioni utilizzate, che, secondo l’FDA, nella maggior parte dei casi non è adeguata al livello di rischio del contenuto e quindi a prevenire incidenti domestici e ingestioni involontarie. La formulazione liquida di caffeina ad alta concentrazione è un liquido chiaro, trasparente, che può essere facilmente confuso con l’acqua. In modo simile, la caffeina in polvere può essere confusa con la farina o lo zucchero.

Nessun problema per le formulazioni in compresse o capsule

Il problema, secondo l’FDA riguarderebbe principalmente le formulazioni liquide e in polvere della caffeina ad alta concentrazione, mentre sarebbero scevre da questo rischio le formulazioni più tipiche degli integratori alimentari in capsule o compresse, i farmaci (da banco o prescrivibili) o gli altri prodotti alimentari, come le bevande, che contengono tra gli ingredienti anche la caffeina.