La berberina è un alcaloide presente in diverse specie di piante appartenenti alla stessa famiglia, Berberis vulgaris, Berberis aquifolium, Iodendrom amurense e Beris aristata:. Aseconda della specie si trova in maggior concentrazione nelle radici, nei rizomi, nella corteccia o nei piccioli. Questa sostanza è utilizzata da millenni nella Medicina Tradizionale Cinese, dove è un tipico rimedio contro diarrea e dissenteria, in virtù della sua capacità di modulare la motilità intestinale, facilitare la riparazione della mucosa intestinale e agire come antimicrobico.

Un recente studio cinese ha però evidenziato alcune altre proprietà di questo alcaloide, in particolare a livello cardiovascolare. Pubblicato sull'European Journal of Pharmacology, lo studio mette in evidenza gli effetti anti-trombotici di questa sostanza, che sembra in grado di influenzare la composizione del microbiota intestinale e quindi ridurre la produzione del metabolita batterico trimetil-N-ossido (TMAO), un noto attivatore piastrinico. Lo studio è stato condotto su topi, alimentati con dieta normale o contenente coline, che sono precursori di TMAO, con o senza supplemento di estratto di berberina. Quest'ultimo è stato assunto per sei settimane.

Berberina e trombi, i risultati dello studio

Quello che hanno osservato gli autori è che nei topi che hanno assunto la colina e non l'estratto c'è stato un aumento del livello di colesterolo e di TMAO plasmatico; in presenza dell'estratto, invece, questo meccanismo è stato contrastato.

Come accennato, il meccanismo d'azione dell'estratto sembra passare dalla flora intestinale che viene modulata, in particolare con la riduzione del gruppo Bacteroides, Bacteroidaceae, Bacteroidia e Bacteroidales anche nei soggetti sottoposti a colina. Qui si è osservato un aumento dei ceppi Firmicutes, Lactobacillaceae, Lactobacillus, Lactobacillales e Bacilli

In topi con dieta standard, invece, l'assunzione dell'estratto ha prodotto un aumento del numero di Gammaproteobacteria, Enterobacteriales, Enterobacteriaceae, Proteobacteria, Escherichia_Shigella, Butyricimonas, Verrucomicrobiales, Akkermansia, Verrucomicrobia, Verrucomicrobiae, Verrucomicrobiaceae, Clostridium sensu stricto e Clostridiaceae 1, mentre ha fatto calare Roseburia, Lachnospiracea_incertae_sedis, Actinomyces, Actinomycetaceae, Clostridium XIVa, Rothia, Micrococcaceae, Ruminococcaceae, Clostridiales, Clostridia e Firmicutes.

Lo studio conferma quindi la capacità dell'estratto di modificare la composizione del microbiota intestinale. Lo studio ha inoltre dimostrato che l'assunzione dell'estratto previene la rapida occlusione della carotide in topo alimentati con coline, e quindi con alti livelli di colesterolo plasmatico, e trattati con ferro cloruro: un modello simile che non ha assunto l'estratto ha invece sviluppato occlusione alle carotidi.

Ovviamente, ognuna di queste osservazioni necessita di essere ulteriormente indagata e confermata, ma certamente lo studio supporta l'uso che già si fa della berberina nella cura delle malattie cardiovascolari. La sua capacità di ridurre il colesterolo sanguigno o è stata infatti già indicata in precedenti lavori.

Fonte:

  • Zulong Xie, Xinxin Liu, Xingtao Huang, Qi Liu, Mengyue Yang, Dan Huang, Peng Zhao, Jinwei Tian, Xuedong Wang, Jingbo Hou. Remodelling of gut microbiota by Berberine attenuates trimethylamine N-oxide-induced platelet hyperreaction and thrombus formation. European Journal of Pharmacology, Volume 911, 2021. Doi: https://doi.org/10.1016/j.ejphar.2021.174526.